Ammontano a oltre 31 milioni di euro, di cui più di 29 cofinanziati dal PNRR (27.364.112+2.054.939 di adeguamento prezzi), i fondi che rischiano di venire tagliati dalla rimodulazione del PNRR presentata dal Governo (oltre 4 milioni i possibili tagli allo sport pratese) se non verrà fatta chiarezza con atti concreti: attraverso vari bandi infatti il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza aveva assicurato al Comune di Prato 58 milioni dell’UE suddivisi su 50 progetti.
Adesso, rischiano lo stop ben 35 progetti fra i quali il secondo lotto del nuovo campo di Paperino ed il restyling di altri impianti calcistici cittadini. Ad integrazione dei 29 milioni targati PNRR inoltre, erano già stati messi in Bilancio anche 693.524 euro di fondi comunali e 967.984 di fondi regionali.
Un fulmine a ciel sereno insomma per il Comune di Prato, una delle poche istituzioni ad essere in linea con il rigido cronoprogramma imposto dall’UE per accedere ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che obbliga le Amministrazioni proponenti ad arrivare alla conclusione dei lavori e alla rendicontazione entro il 30 giugno 2026, con verifiche semestrali della Commissione europea sul conseguimento delle scadenze.
Questo il quadro della situazione tracciato dall’assessore al Coordinamento dei finanziamenti PNRR Giacomo Sbolgi: “Il Governo, oltre che dimostrarsi incapace nel portare in fondo gli impegni presi, prende in giro oltre che i Comuni anche tutti coloro che tanto hanno fatto in questi mesi per portare a termine i progetti e rispettare le scadenze. Non si può usare la mannaia in senso orizzontale e tagliare fuori dai finanziamenti anche lavori già conclusi. Non si può minacciare passi indietro, poi ritrattare, promettere e non dare per certo cosa verrà effettivamente garantito. E non è neanche accettabile un punto interrogativo sul dire “non vi preoccupate vi saranno finanziati attraverso altri capitoli”. Non si governa così, non si possono lasciare da soli i Comuni senza una soluzione”.
Il sindaco Matteo Biffoni tira dritto: “Oltre alla consueta burocrazia ora il Governo mette in difficoltà i territori con posizioni ondivaghe su un capitolo fondamentale come il Pnrr. Qualunque cosa accada a Prato tireremo dritto, i lavori assegnati andranno avanti. Contiamo che le rassicurazioni e le promesse del Governo adesso diventino impegni concreti e si torni indietro su questa sciagurata ipotesi di cancellazione del fondi”.