Ha calcato i campi pratesi sul finire di carriera, dopo aver segnato valanghe di gol nei campionati professionistici; poi ha preso il patentino d’allenatore per intraprendere una nuova carriera che, al momento, non gli ha regalato le stesse soddisfazioni.
Non si è perso d’animo, tuttavia, Christian Riganò, icona della Fiorentina in serie A ed ex attaccante del Jolly Montemurlo in Eccellenza (stagione 2011/2012), il quale – in attesa di una chiamata per tornare ad allenare – si è rimboccato le maniche ed è tornato al suo primo mestiere: il muratore. Proprio su un cantiere fiorentino, infatti, è stato incontrato da un giornalista del Corriere della Sera al quale ha dichiarato: “Due cose so fare nella vita: i gol e il muratore”.
“Dopo aver smesso di giocare – ha puntualizzato l’ex bomber nell’intervista concessa al prestigioso quotidiano – sono tornato a fare il mio mestiere: mi piace e ne vado orgoglioso. Ora lo so, lei mi chiederà che ci faccio qui… Giusto? Diciamo che avevo lasciato questo mestiere a tre quarti, nemmeno a metà. Io sono questo: amo costruire e riparare le cose. Così, non avendo avuto chiamate per allenare sono tornato a fare il mio lavoro“. Dopo le prime esperienze in panchina con Ideal Club Incisa, Fiesole e Affrico, tutte in Prima Categoria, Rigagol è difatti svincolato dall’estate 2022 nonostante abbia conquistato la vittoria del campionato e il salto in Promozione proprio con la sua ultima squadra. Misteri del calcio…