Il Consiglio Federale FIGC, nel corso dell’ultima riunione, ha reintrodotto il contributo di solidarietà del 3%, una norma importante per la quale la Lega Nazionale Dilettanti si è molto impegnata in questi ultimi tempi.
Questa decisione rappresenta una vittoria politica della L.N.D. e una grande soddisfazione per tutto il Consiglio Direttivo del Comitato Regionale Toscana che nell’ultima Assemblea elettorale aveva preso l’impegno, con tutte le società dilettantistiche, di rappresentare con forza questa istanza a livello centrale.
“Ritengo che l’impegno assunto sia stato rispettato – commenta il Presidente del Comitato Regionale Toscana L.N.D., Paolo Mangini – Il contributo di solidarietà intende essere una giusta remunerazione per tutte le società che investono quotidianamente nella formazione e nell’educazione dei giovani atleti”.
“Si tratta di un tre per cento da distribuirsi all’interno del sistema che sarà applicato come mutualità, come solidarietà per tutti i trasferimenti di calciatori che avvengono nel mercato qui in Italia a cominciare dal mercato di gennaio”, ha spiegato il presidente della Figc Gabriele Gravina a margine del consiglio.
Tale contributo, inizialmente introdotto nel gennaio del 2020 ma subito sospeso a giugno dello stesso anno, consiste nel distribuire una somma totale pari al 3% di ogni trasferimento tra due società professionistiche a tutte le società che abbiano effettuato il tesseramento tra l’inizio della stagione in cui il calciatore ha compiuto i 10 e la fine di quella in cui ha compiuto i 21 anni. L’impegno della L.N.D. si è concretizzato non solamente nella reintroduzione del contributo, ma anche nell’abbassamento dell’età del calciatore: mentre nella prima ipotesi si redistribuiva la somma tra le società che avevano tesserato l’atleta tra i 12 ed i 21 anni, la nuova soglia favorisce l’accesso ai contributi di un numero maggior di società e nello stesso tempo può incrementare il contributo economico per le aventi diritto.