Comincerà domani, mercoledì 10 luglio, l’intervento di rimozione del deposito di tutte le terre derivanti dalle operazioni di pulizia delle zone alluvionate, accumulate nel piazzale del Palazzetto dello Sport a Maliseti.
Dalle indagini effettuate dagli Uffici comunali è stato accertato che si tratta di terra buona, che dunque può essere sistemata in terreni di proprietà comunale senza alterarne le caratteristiche. E’ stato scelto il terreno di via Paronese dove è in costruzione il centro raccolta rifiuti. In particolare i 5mila metri cubi di terra alluvionata saranno sistemati sul lato dove un giorno sarà realizzato un parcheggio per Tir e per auto. La loro caratterizzazione è risultata compatibile con questa destinazione d’uso.
Il trasferimento, valutato tecnicamente da Arpat, è reso possibile da un’ordinanza della Regione che consente il riutilizzo delle terre alluvionate in base alla loro composizione. Proprio in quanto terra non inquinata, è stato previsto, oltre al suo spostamento, anche il suo riuso all’interno del sito di destinazione di proprietà comunale permettendo la risoluzione definitiva del problema “smaltimento terra”, poiché i cumuli vengono riutilizzati su un altro terreno e non semplicemente stoccati altrove in attesa di destinazione. Gli uffici stanno studiando anche la possibilità di reimpiegare per i giardini pubblici quella parte di terra risultata molto adatta per le piantumazioni. Nell’attesa sarà sistemata lungo il perimetro del terreno di via Paronese che dai prossimi giorni riceverà la terra da Maliseti.
L’operazione terminerà entro agosto e consentirà di liberare lo spazio davanti al palazzetto dello sport che durante il post alluvione si è rivelato fondamentale a livello logistico per stoccare la mobilia e in generale i materiali distrutti dall’acqua o coperti dal fango delle abitazioni alluvionate. La terra accumulata nel piazzale laterale all’impianto di Maliseti, era l’ultimo segno rimasto del tragico evento che il 2 novembre 2023 ha colpito la città. Ora anche questo problema trova soluzione. “Le procedure burocratiche in Italia hanno tempi biblici, lo sappiamo – afferma la sindaca Ilaria Bugetti – ma va anche detto che quando si parla di ambiente, niente può essere lasciato al caso o trattato superficialmente. Gli approfondimenti, i riscontri tecnici, lo studio delle possibilità, richiedono tempo e precisione. Quel tempo e quella precisione che oggi ci permettono di riutilizzare quelle terre semplicemente stendendole sopra una nostra proprietà o nei giardini e nei parchi pubblici, senza costi ambientali ed economici aggiuntivi. Grazie ai nostri Uffici per averlo reso possibile”.
L’intervento costerà 600mila euro e sarà realizzato Consiag servizi Comuni.