Idoneità sportiva post Covid: soddisfazione dell’Amministrazione per il nuovo protocollo

Il sindaco Biffoni e l’assessore Vannucci: “Necessario favorire la ripresa dell’attività tenendo conto della nuova situazione aiutando le società, alleggerendo il sistema sanitario e contendo i costi per le famiglie”

Il Sindaco Matteo Biffoni

“Siamo soddisfatti e felici che si sia arrivati, grazie all’impegno della Federazione Medico Sportiva Italiana, all’aggiornamento di questo protocollo “Return To Play” che ha l’obiettivo di  favorire la ripresa dell’attività sportiva dopo l’infezione, in condizioni di sicurezza per l’atleta, ma senza bisogno di pesare ulteriormente sul sistema sanitario limitando gli esami diagnostici necessari e, di conseguenza, i costi a carico delle famiglie. Ringraziamo il dottor Luca Magni, presidente dei medici sportivi pratesi per l’impegno da sempre messo per il raggiungimento di questa soluzione, e con lui tutti i medici sportivi del nostro territorio”. 

Queste le parole del sindaco Matteo Biffoni e dell’assessore allo Sport Luca Vannucci dopo l’aggiornamento da parte della FMSI, federazione medico sportiva italiana, del protocollo che sarà ratificato dal CTS per la ripresa dell’attività sportiva per gli atleti risultati positivi e guariti dal Covid-19.

“Le novità principali sono due – spiega Luca Magni, presidente dei medici sportivi pratesi – e riguardano le tempistiche, ovvero che con il nuovo protocollo chi sarà guarito dal Covid, avuto in una forma che non ha previsto ospedalizzazione o particolari criticità, potrà sottoporsi alla visita dopo 7 giorni se è sotto i 40 anni e dopo 14 giorni se è over 40 e non aspettare più i 30 giorni come nel protocollo precedente. Questo permetterà a molte società di poter riavere a disposizione i propri atleti in tempi ragionevoli. 

L’altra novità è che la visita, che comunque deve essere fatta per poter tornare a praticare  attività sportiva, prevederà un test da sforzo con monitoraggio elettrocardiografico.

Nei casi in cui la malattia si sia presentata in forme più aggressive sono previsti giustamente controlli più approfonditi – conclude Magni – ma era necessario aggiornare il protocollo tenuto conto della nuova fase in cui ci troviamo e la Federazione ha lavorato bene e velocemente in questa direzione”.