Prestigioso riconoscimento nazionale per un noto allenatore del movimento calcistico giovanile della provincia di Prato.
E’ stato difatti assegnato ad un tecnico quarratino, ma pratese d’adozione, il “Premio in memoria di Emiliano Mondonico” istituito nell’ambito del progetto “Sport e Integrazione”, realizzato da Sport e Salute S.p.A. (società statale di supporto alle attività del CONI) e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo Nazionale politiche migratorie. Un premio diretto alla valorizzazione di tecnici, dirigenti e/o altri operatori del mondo sportivo, nonché Associazioni/Società sportive dilettantistiche in grado di interpretare, in campo e fuori, il valore sociale dello sport come strumento di inclusione e di integrazione.
Un riconoscimento che si ispira alla figura di Emiliano Mondonico, calciatore ed allenatore – con trascorsi in club come Napoli, Fiorentina, Atalanta, Cremonese e Torino – che è stato capace, con il suo operato, di farsi portavoce della dimensione partecipativa dello sport. I vincitori, individuati da un’apposita commissione, sono dunque soggetti impegnati nella promozione di progetti sportivi in cui è centrale la dimensione sociale, realizzati a favore di una o più categorie vulnerabili della popolazione o in territori a forte rischio di degrado.
Ad aggiudicarselo mister Andrea Bonfiglio, attuale guida tecnica del Paperino San Giorgio, con trascorsi nei settori giovanili di Jolly Montemurlo, Vaianese I. Vernio, C.F. 2001, Prato Nord, Poggio a Caiano 1909 e Seano 1948. Allenatore UEFA B, con formazione presso la Juventus University di Vinovo (TO) ed un’esperienza ultradecennale sui campi pratesi, ha anche collaborato nei summer camp del preparatore atletico professionista Marco Falasca.
Mister Bonfiglio è stato nominato tra i vincitori di questa edizione quale “promotore di iniziative contro il razzismo e a favore dell’inclusione” come si legge nelle motivazioni della giuria. Fra queste si ricordano le visite al Museo della Deportazione di Figline assieme a giovani calciatori, allenatori e genitori; la visita al campo di concentramento di Dachau insieme alla squadra classe 2005 del Jolly Monemurlo in occasione di un torneo in Germania; la partecipazione al progetto “Social Board” quale tecnico di una squadra con presenza di minori appartenenti a un locale campo nomadi; i progetti “Un gol non ha colore” ed “Un calcio al Bullismo” per favorire l’inclusione nello sport sensibilizzando alla lotta al razzismo e alle discriminazioni, nonché varie altre attività.
“E’ una grande soddisfazione l’assegnazione di questo premio – commenta mister Bonfiglio -, un riconoscimento che mi ripaga in parte dei sacrifici fatti in questi anni per onorare l’impegno preso con molte società pratesi, al fine di garantire una formazione di alto livello a tanti giovani atleti, non soltanto sotto il profilo sportivo ma anche umano. Ho sempre avuto la convinzione che, soprattutto nel dilettantismo, fosse necessario essere dei buoni esempi ancor prima che dei buoni maestri e questo premio rafforza la mia idea”.
Una mission, quella di Andrea Bonfiglio, rafforzatasi dall’inizio della collaborazione col Paperino San Giorgio, società da sempre attenta ai risvolti sociali del calcio. “In questo club – spiega lo stesso allenatore – ho trovato terreno fertile per le mie proposte sia dentro che fuori dal campo, merito di uno staff sensibile a queste tematiche. Sento il dovere di condividere questa soddisfazione con tutti gli istruttori, i dirigenti, i genitori e gli atleti che mi hanno affiancato in queste esperienze nel corso degli anni ed ai quali va un sentito ringraziamento”.
La consegna del premio avverrà durante una cerimonia di premiazione pubblica che si svolgerà a Roma, in data ancora da ufficializzare, il prossimo mese di gennaio.