Ancora una volta la Toscana si conferma regione pilota per la sperimentazione di novità che rispondano alle esigenze delle proprie società.
Nell’ultima riunione del Consiglio Direttivo del Settore Tecnico infatti, sono stati approvati diversi cambiamenti regolamentari, alcuni dei quali impatteranno positivamente anche sul mondo dilettantistico. Un’apposita commissione, incaricata dal Presidente del Settore tecnico Demetrio Albertini, presieduta da Paolo Bosi e composta dal Vice Presidente Giuliano Ragonesi, da Paolo Mangini (Lega Nazionale Dilettanti), Vito Tisci (Settore Giovanile e Scolastico), Francesco Perondi (AIAC Preparatori Atletici), Gianluca Zambrotta e Paolo Piani in qualità di segretario, ha rivisitato i criteri ed i punteggi di ammissione ai Corsi Allenatori Licenza D e Uefa C per provare ad offrire maggiori opportunità anche a quei tecnici non qualificati che, mancanti di punteggio, erano rimasti più volte esclusi dalle graduatorie.
Proprio per venire incontro alla richiesta di formazione e qualificazione degli operatori del settore, sarà avviata in questa stagione una sperimentazione nella nostra regione: è già pubblico un bando per la Licenza Uefa C aperto fino al 4/09/2023 per 400 aspiranti allenatori che non sono in possesso di alcuna qualifica in modo da stilare una graduatoria che varrà per l’intera stagione da cui verranno convocati i candidati. In caso di un numero eccedente di aspiranti corsisti, saranno organizzati ulteriori corsi nella stagione 2024/2025 per soddisfare le richieste. Anche la didattica utilizzata in questi corsi sperimentali UEFA C sarà oggetto di novità grazie ad una maggiore attenzione alla comprensione della didattica durante il percorso formativo. Oltre alle prove finali sulle varie materie oggetto del programma infatti, verranno effettuate anche delle verifiche ‘in itinere’, a metà del percorso didattico. Per accedere al corso, infine, si dovrà effettuare un test d’ingresso psicoattitudinale.
Una risposta innovativa per cercare di rispondere alle esigenze delle società puntando sulla qualificazione degli operatori per migliorare ulteriormente l’offerta formativa nei confronti dei ragazzi.