Svolta allenatori: riforma patentini, più chances per accedere ai corsi d’abilitazione

Il Consiglio Direttivo del Settore Tecnico della FIGC ha reso note le linee guida da seguire nella predisposizione dei bandi di partecipazione ai corsi per allenatori dalla stagione sportiva 2023/2024.

Si tratta di una piccola rivoluzione: verrà data, infatti, più importanza alle precedenti esperienze da allenatore (non solo a quelle da calciatore) e ai titoli psicopedagogici, ma ci saranno opportunità anche per chi non ha trascorsi nel calcio o titoli specifici. Un primo esempio: sui tre corsi stagionali UEFA A (secondo massimo livello di formazione che abilita a guidare tutte le squadre giovanili, comprese le Primavera, tutte le formazioni femminili e le squadre maschili fino alla Serie C inclusa) che mira a realizzare la scuola allenatori, ben due saranno dedicati a valorizzare la carriera dei tecnici.

Un’altra grande novità riguarderà la Toscana dove si svolgernanno alcuni corsi sperimentali UEFA C – con l’obiettivo di capire se poi allargare questa modalità operativa a tutta Italia – che prevederanno una graduatoria valida per tutta la stagione: potranno accedervi aspiranti allenatori che non sono in possesso di alcuna qualifica, i quali verranno convocati a scalare per i successivi corsi. L’obiettivo dichiarato dalla federazione è quello di garantire a un maggior numero di persone l’opportunità di seguire i corsi e ottenere, di conseguenza, la relativa qualifica.

Altra novità molto attesa è quella relativa alla riarmonizzazione dei punteggi d’ingresso ai vari corsi che prevede delle rivisitazioni, le quali mireranno a valorizzare le esperienze da tecnici e da dirigenti per partecipare ai corsi Licenza D (dedicati alla formazione degli allenatori nei Dilettanti) e che daranno ancora più importanza ai titoli psicopedagogici degli aspiranti tecnici nei corsi UEFA C, ovvero quelli indirizzati alla formazione degli allenatori di giovani calciatori e calciatrici.

E non finisce qui: all’interno dei corsi sperimentali ci sarà una maggiore attenzione alla comprensione della didattica durante il percorso formativo. Oltre agli esami finali sulle varie materie, infatti, verranno effettuate anche delle verifiche ‘in itinere’, a metà del percorso didattico. Per accedere al corso, inoltre, si dovrà effettuare un test d’ingresso psicoattitudinale.