Arbitri: al via a Prato il corso per gli aspiranti “fischietti”

Iscrizioni aperte dai 14 ai 40 anni. E gli under 18 possono sia giocare che arbitrare

Partirà con la prima decade di febbraio il nuovo corso per diventare arbitri della Figc, promosso dalla sezione di Prato. Le iscrizioni sono aperte per coloro che rientrano nella fascia d’età dai 14 ai 40 anni e sono completamente gratuite. Le lezioni avranno la durata almeno di due mesi: si tratta di una seduta a settimana della durata di un’ora e mezzo, allestita nella sede provinciale dell’Aia di via Roma. Al termine del corso ci saranno due esami, un orale e uno scritto che verteranno sul regolamento. Superati gli esami si otterrà la qualifica di arbitro Figc, con la possibilità del riconoscimento dei crediti scolastici per chi studia ancora. Inoltre chi passa il corso otterrà anche la tessera federale che dà la possibilità di entrare gratuitamente in tutti gli stadi di qualsiasi competizione, dalla serie A in giù, a seguito della richiesta di accredito. 

Una delle novità più importanti per provare a incentivare sempre più ragazzi a intraprendere la carriera arbitrale è quella del doppio tesseramento. Di fatto stiamo parlando della possibilità, fino ai 18 anni, di essere sia calciatore che direttore di gara. L’unica limitazione è quella di non potere arbitrare nel campionato dove si milita con la squadra in cui si gioca da calciatore. “Ci sono già quattro esempi su scala provinciale di arbitri/calciatori – sottolinea il presidente provinciale dell’Aia di Prato, Francesco Santi -. Ragazzi che stanno dando buoni risultati nel duplice ruolo e che in due casi specifici hanno anche prospettive interessanti di crescita. Diventare arbitro è un’occasione per crescere come uomo e persona. È un’opportunità per imparare quei valori che con il tempo sono andati perduti come rispetto ed educazione, ma anche la capacità di gestire la rabbia, riuscendo a mantenere la calma anche sotto pressione. Impari il significato del valore delle regole ed a prendere decisioni in frazioni di secondo”. 

Dopo avere superato il corso, per i giovani arbitri inizia un percorso di affiancamento con un tutor. Terminato il rodaggio si parte dall’arbitrare la categoria giovanile provinciale dei Giovanissimi B, per poi iniziare il percorso di crescita che potrà portare alle promozioni nelle categorie superiori. Ogni partita arbitrata è retribuita in una fascia dai 30 ai 60 euro in base ai chilometri di distanza dal campo sportivo. Uno dei protagonisti della sezione è il vicepresidente dell’Aia di Prato, nonché ex arbitro di serie A con 30 partire dirette all’attivo, Nicola Stefanini. “L’arbitraggio è una passione e potere insegnare ai giovani quello che mi è stato insegnato e che mi ha portato in serie A è un piacere – spiega Stefanini -. L’arbitraggio oggi sta diventando sempre più accattivante, perché le partite ti richiedono di diventare sempre più veloce e di decidere in frazioni di secondo”.  

Come detto il corso è completamente gratuito. Per informazioni contattare il 329/6358589, oppure mandare mail all’indirizzo: prato@aia-figc.it. In alternativa si possono lasciare i propri dati sul sito internet dell’Aia di Prato, dove c’è una sezione apposita. 

La sezione Aia di Prato ha 175 arbitri associati, di cui 108 effettivi. L’età media è di 24 anni, ma l’obiettivo con l’inizio del nuovo corso è quello di abbassarla ulteriormente, contando sull’ingresso di nuove leve. La necessità di nuovi arbitri da inviare nei campi di provincia è infatti costante, e anno dopo anno richiede l’ingresso di volti nuovi. Di rilievo anche la componente femminile degli arbitri, visto che ci sono dieci direttrici di gara pratesi, la cui punta è rappresentata da Deborah Bianchi, fischietto internazionale con all’attivo anche partite di Women’s Champions League. Fra i maschi il massimo esponente al momento della sezione di Prato è Alessio Berti, assistente arbitrale di serie A. Poi troviamo Samuele Andreano in serie C come arbitro, Samuele Piazzini sempre in serie C ma come assistente, e in serie A2 di calcio a 5 gli arbitri Mattia Landi e Fabio Parretti. Direttori di gara che stanno portando avanti nel migliore dei modi la lunga tradizione arbitrale pratese.