Correva la stagione sportiva 2007/2008 e dietro ai banchi del corso CONI/FIGC per aspiranti istruttori di Scuola Calcio, organizzato presso la sede dell’epoca della delegazione provinciale federale pratese, in viale Montegrappa, sedeva un futuro allenatore della Juventus.
Fra le decine di ‘studenti’ impegnati nel calcio del circondario pratese c’era un biondino, poco più che trentenne, che il pallone lo sapeva trattare bene, come faceva vedere nelle giornate di studio organizzate fuori dall’aula, direttamente sui campi sportivi che ospitavano le lezioni come ad esempio il “Faggi” de La Pietà o il parrocchiale di Mezzana.
E proprio su quest’ultimo campo iniziò a muovere i primi passi da tecnico quel giovane allenatore, Roberto Benesperi. Quattro stagioni con i giallo-blu di via dell’Agio (due con gli “Esordienti A” e due con i “Giovanissimi B”), poi il salto tra i professionisti con la maglia del Prato per un altro triennio, la prima stagione in “apprendistato” con gli Esordienti, le due successive alla guida dei Giovanissimi professionisti.
Nel 2014 ecco un altro balzo, verso l’Empoli, una delle regine del calcio professionistico giovanile. Un quinquennio diviso tra il ruolo di Maestro della Tecnica del Settore Giovanile biancazzurro e la panchina, prima come viceallenatore dell’under 15 e poi come primo allenatore della stessa formazione.
Una parentesi negativa nel 2019 come guida tecnica del Valdarno Football Club, nel campionato toscano di Eccellenza, durata appena nove partite. Chiusa una porta si apre un portone, e che portone: la Juventus chiama, mister Benesperi risponde. E’ il 2020 ed inizia così l’avventura con l’Under 14 bianconera. I risultati sono positivi e il club lo promuove alla guida dell’under 15 dov’è stato confermato anche quest’anno. La prima ‘medaglia’ stagionale è già arrivata, pochi giorni fa: il 21 agosto la squadra torinese ha conquistato il ‘bronzo’ al torneo internazionale organizzato dal F.C. Augsburg (sconfitta di misura soltanto in semifinale, ai supplementari, dallo Shaktar Donetsk, ndr), mettendosi alle spalle squadre come Borussia Dortmund e Dinamo Zagabria.