Paolo Rossi eroe ‘mundial’: celebrazioni in Comune

Una mattinata, quella appena trascorsa, che il Comune di Prato ha dedicato alle celebrazioni per il 40° Anniversario di Italia Campione del Mondo 1982 e a Paolo Rossi, protagonista del Mondiale di Spagna e figlio della città, dando i primi calci al pallone a Santa Lucia.

La cerimonia ha preso inizio con l’arrivo in Salone Consiliare della copia della Coppa del mondo vinta dall’Italia in quel campionato mondiale che è esposta nel Museo del Calcio di Coverciano. Dopodiché Massimo Pierri, collezionista pratese, ha consegnato all’Amministrazione e alla cittadinanza tutta la moneta della collezione Numismatica 2022 realizzata dal Poligrafico e Zecca dello Stato in onore di Paolo Rossi.

Per l’occasione, tanti i cittadini che hanno sostato in Palazzo Comunale nell’arco della mattinata e generale la commozione nel ricordare Paolo Rossi, soprattutto tra gli ospiti presenti. Oltre i rappresentanti dell’Amministrazione e dell’assessorato allo Sport, alla cerimonia erano presenti Silvia Maci, rappresentante del Museo del Calcio di Coverciano, Massimo Taiti delegato provinciale CONI e Rossano Rossi, fratello di Paolo.

Silvia Maci del Museo del Calcio di Coverciano, soffermandosi sulla figura di Paolo Rossi, ha sottolineato il messaggio che il Museo, nato dall’iniziativa di Fino Fini, intende trasmettere ai giovani: “Non ci si deve credere dei supereroi, ma occorre lavorare tanto e duramente per diventare atleti seri“.

“Pablito”, come anche era conosciuto, “era un ragazzo affabile, e la sua forza era quella di sapersi porre con tutti – queste le parole del fratello Rossano, che ha ricordato le umili radici della sua famiglia: figli umili, col tempo siamo rimasti tali. Paolo non si è mai sentito un campione e sono stati moltissimi i suoi sacrifici per vincere la Coppa del Mondo”.

Nel corso della cermonia, in un racconto commosso, il collezionista Massimo Pierri ha descritto gli eventi che l’hanno portato ad acquistare la moneta realizzata dal Poligrafico e Zecca dello Stato in onore di Paolo Rossi. “Se riesco ad acquistarla – queste le sue parole raccontando i momenti precedenti all’acquisto della moneta – provo a chiederne due esemplari, uno per me e uno da donare alla città di Prato. Perché Prato deve avere la prima moneta dedicata ad un suo illustre figlio, e così è successo”.