Centri estivi: al via l’iter per i contributi ministeriali ai gestori

E’ stato pubblicato sul sito del Comune di Prato l’avviso con il quale l’Amministrazione vuole verificare le adesioni da parte degli enti pubblici e privati che intendono convenzionarsi, ai fini dell’erogazione di contributi ministeriali, rivolto a soggetti gestori di centri estivi, servizi socio/educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, realizzati nel territorio comunale e destinati a bambini e ragazzi (0-17 anni), residenti nel Comune di Prato.

La domanda, necessaria per accedere ai contributi ministeriali, può essere presentata esclusivamente tramite Pec all’indirizzo comune.prato@postacert.toscana.it, entro le 13 di lunedì 18 settembre, utilizzando esclusivamente i moduli presenti. 

Possono presentare domanda di convenzionamento con l’Amministrazione Comunale i soggetti, enti pubblici e privati, che non svolgono attività di lucro. Chi svolge attività di lucro può essere ammesso a contributo per iniziative che devolvono il ricavato in beneficenza, e per iniziative con caratteristiche che vanno a promuovere il prestigio e l’immagine della città di Prato, così da consentire un reale beneficio a vantaggio della collettività.

L’avviso è rivolto a:

Gestori di Centri estivi per attività realizzate nel territorio comunale tra giugno e settembre 2023 per almeno 2 settimane consecutive (eccetto sabato e domenica) in un orario compreso tra le 7 e le 19, per almeno 4 ore giornaliere. Attività che siano rivolte a minori nel Comune di Prato, con l’obiettivo di offrire un programma di attività ludiche, ricreative, sportive, socio/culturali, da vivere come vacanza rigenerante rispetto agli impegni scolastici; ma anche garantire alle famiglie, specialmente quelle in cui entrambi i genitori lavorano, un servizio di natura educativa.

Gestori di Servizi Socio/educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa per attività extra-scolastiche diurne realizzate sul territorio comunale da settembre a dicembre 2023, che hanno come obbiettivo il contenimento della dispersione scolastica. Poi progetti di intervento su forme di disagio, promozione dell’educazione alla cittadinanza e alla convivenza democratica, al rispetto della legalità e al rispetto dell’ambiente, attività educative, ludico/ricreative, socio/culturali volti a favorire la conciliazione vita/lavoro delle famiglie e contribuire ad offrire opportunità di socialità per bambini e ragazzi.